Harry Potter

Harry Potter e la pietra filosofale

Alla scoperta di Harry Potter e la Pietra Filosofale

Eccoci qui, dopo poche settimane dal nostro primo impatto col mondo magico, a parlare di nuovo del maghetto che ha fatto impazzire il mondo, Harry Potter.
Harry Potter e la Pietra Filosofale“, è stato pubblicato per la prima volta nel Regno Unito nel 1997 e, nell’anno successivo in Italia.
Esso è l’introduzione vera e propria alla storia, che qui, oggi, andremo a raccontare.
Inizia a Privet Drive numero 4, quest’avventura.

Harry ha poco più di un anno, quando viene lasciato sulla soglia della dimora dei suoi zii, Vernon e Petunia Dursley, con nient’altro che poche righe a spiegare che, durante la notte di Hallowen, il loro nipote è sfuggito all’attacco di Lord Voldemort, un potente mago oscuro, rimanendo orfano di entrambi i genitori.

Un salto di 10 anni ci porta a ritrovare un Harry quasi undicenne, segregato in un sottoscala, malvoluto e vessato dalla sua famiglia adottiva, che fa di tutto per ignorare e sopprimere ogni segno di stranezza del giovane mago, le cui manifestazioni spontanee di magia, ogni tanto, fanno riaffiorare il sospetto che anche lui, come i suoi genitori, possa essere “un anormale”. Sarà alla vigilia del suo compleanno dopo centinaia di lettere recapitate via gufo accuratamente bruciate, strappate o nascoste ad Harry, che il mezzo gigante Hagrid, rivelerà la verità.

harry potter la pietra filosofale 1Comincerà così l’avventura il giorno successivo, per le strade di Diagon Alley, il quartiere magico inserito all’interno della Londra contemporanea, inaccessibile ai babbani (la gente non magica) in cui Harry, accompagnato da Hagrid, comprerà tutto il necessario per frequentare la “Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts“, compresa la bacchetta che nel corso della storia si rivelerà profetica e importantissima: Agrifoglio, 11 pollici, con all’interno una piuma di fenice, fabbricata da Garrick Ollivander in persona. La particolarità di questa bacchetta, gli viene spiegata dal fabbricante stesso: la fenice che ha fornito la piuma per il suo nucleo, ha prodotto una sola bacchetta oltre la sua, quella che 10 anni prima, gli ha causato la cicatrice a forma di saetta che porta sulla fronte.

Il primo settembre, a King’s Cross, binario 9 e 3/4, il nostro Harry Potter inizia il suo viaggio verso Hogwarts in compagnia, sin dall’inizio, di colui che diventerà il suo migliore amico, Ronald Weasley. Conosce in treno anche colei che completerà il trio: l’arruffata ed informatissima Hermione Granger.

Da Hogsmade (cittadella magica in cui arriva il treno) tutti gli studenti del primo anno, vengono fatti salire su delle piccole imbarcazioni, per arrivare appena dopo gli studenti più grandi, ad Hogwarts, in attesa della cerimonia di “smistamento” effettuata attraverso il Cappello Parlante che decide, per tutti i nuovi studenti, la casa di appartenenza tra Grifondoro, Serpeverde, Corvonero e Tassorosso (Tassofrasso nella nuova traduzione).
Harry, Ron ed Hermione, saranno tutti smistati in Grifondoro, culla degli audaci e dei coraggiosi.

Sarà in questi momenti che faremo conoscenza con gli altri personaggi principali della storia:
Albus Silente, Severus Piton, Minerva McGonagall,Draco Malfoy, Neville Longbottom, Fred e George Weasley.

Inizia così la scuola dove Harry Potter e i suoi amichetti dovranno confrontarsi con una serie di materie impreviste: Incantesimi, Trasfigurazione, Pozioni, Erbologia, Astronomia, Storia della Magia, Difesa contro le Arti Oscure e Volo sui manici di scopa.
Mentre i giorni si susseguono con nuove e stravaganti esperienze Harry instaura l’amicizia con Hermione e Ron e con loro affronta la prima avventura.

FB_Harry_PotterDurante un giro notturno per il castello, di nascosto dai professori, i tre si imbattono in un cane a tre teste messo a protezione di una botola. Scampati al pericolo vengono a sapere da Hagrid che il cane è lì per proteggere un artefatto molto potente (la pietra filosofale).

Nei giorni successivi, in seguito ad una punizione, Harry viene mandato sotto la sorveglianza di Hagrid nella foresta proibita che costeggia il castello, dove si imbatte in un essere incappucciato che si nutre del sangue degli unicorni.
L’essere si scaglia sul maghetto che viene salvato in extremis da un centauro. Harry capisce che l’essere è Voldemort.
Passano altre settimane di lezioni, scoperte e giochi magici.

Verso la fine dell’anno scolastico i tre maghetti scoprono che uno dei loro professori, Piton, ha trovato il modo per superare il cane a tre teste e avvicinarsi quindi alla pietra filosofale. Decidono di fermarlo, sospettando che voglia rubarla e di seguirlo dentro la botola, affrontando una serie di prove prima di arrivare alla pietra.

Solo Harry però riesce ad arrivare alla fine del percorso e scoprire che non è Piton a voler rubare la pietra bensì un altro professore, Quirrell che è in realtà posseduto da Voldemort. Harry riesce ad uccidere Quirrel e a rendere Voldemort ancora una volta poco meno che morto.

Lo scontro però è talmente intenso che il maghetto sviene. Si risveglia alcune ore dopo in infermeria dove trova il volto bonario e intelligente del preside della scuola che spiega ad Harry perché Voldemort non è riuscito ad ucciderlo. Il motivo, semplice quanto misterioso, risulta essere una protezione magica che la madre, Lily, gli ha impresso prima di essere uccisa.

Questa (in maniera assolutamente riduttiva) è la trama del primo libro, che da oltre 15 anni fa sognare milioni di lettori, adulti e ragazzi, di diventare maghi, picchiettare qualche mattonella su un muro di Londra per entrare a Diagon Alley e farsi scegliere da una bacchetta per combattere le avversità.
By Valeria Sommo

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