Storia Inglese

Epoca Vittoriana

Epoca vittoriana e la regina Vittoria ( 1837-1901)

Gugliero IV
Gugliero IV

Per Epoca vittoriana si intende il periodo che va dal 1837 al 1901, periodo in cui la Regina Vittoria regnò, (ecco perché il nome di epoca vittoriana), il regno più lungo che un sovrano inglese abbia mai fatto. ( La Regina Vittoria a soli 18 anni, succede al trono allo zio Guglielmo IV, ( 1830-1837), figlio Giorgio III e fratello di Giorgio IV ( Ricordiamo il periodo precedente meglio noto come Epoca Georgiana)

L’epoca vittoriana fu un periodo di enormi cambiamenti e di vari processi di democratizzazione. Al contrario dei precedenti sovrani, la Regina Vittoria diede un’enorme libertà ai cattolici che si raggrupparono in un movimento chiamato “Movimento Oxford”, dove chiedevano i propri diritti sociali.

Grazie ai progressi industriali anche la classe media ottenne maggiori vantaggi e più potere a discapito spesso della massa della popolazione che stava al limite della sopravvivenza.
In tutto il paese grazie a questi cambiamenti si diffuse un’area piena di ottimismo, ma ogni medaglia ha il suo risvolto.

Infatti anche se l’epoca vittoriana è ricordata come un periodo florido e di sviluppo, le malattie e la povertà nei ceti bassi erano molto frequenti e molto diffuse.
Le donne delle classi più povere non avevano praticamente diritti e spesso per mangiare o mantenere l’ abbondante prole dovevano prostituirsi. La prostituzione era una piaga sociale che in questo periodo continuava a crescere con un numero sempre maggiore di prostitute bambine. I bambini venivano poi sfruttati per i lavori più duri e difficili, che spesso nemmeno gli adulti potevano svolgere. Molti venivano impiegati come spazzacamini, nelle fabbriche o nelle miniere di carbone;altissimo era il numero di analfabeti così come elevato era la mortalità infantile.

Charles Dickens
Charles Dickens

Quindi tutti i progressi che ci furono nelle scienze ( L’ Origine delle specie di Charles Darwin venne pubblicato nel 1859), nell’economia, nella letteratura e nell’industria ( scoppiò all’ ora la mania delle ferrovie; nel 1869 venne inaugurato il canale di Suez) erano in netto contrasto con la corruzione e con la povertà e la diffusa ignoranza della popolazione più umile che costituiva ancora la larghissima maggioranza. ( tutte situazioni ampiamente denunciate per esempio nei libri di Charles Dickens )

Parlamento per cercare di migliorare le pessime condizioni di vita della gente, introdusse delle riforme per motivi umanitari.
Ricordiamo che già nel 1834, con Guglielmo IV, fu abolita la schiavitù e la tratta degli schiavi che aveva visto l’ Inghilterra come una delle protagoniste ( in negativo, chiaramente); sempre nello stesso hanno furono istituiti i ricoveri di mendicità parrocchiali e si cercò di limitare lo sfruttamento del lavoro minorile con il Factory Act del 1833.

Molto importante fu l’evangelizzazione che portò a diversi cambiamenti, come ad esempio l’abolizione di alcuni tipi di divertimenti pubblici e l’osservanza della domenica.

L’epoca vittoriana fu un epoca all’ apparenza molto puritana; il sesso era tabù e qualsiasi parola che ne facesse riferimento venne abolita nella lingua di tutti i giorni. Questo scrupoloso rigore morale nelle idee influenzò molto anche il vestiario, che era molto formale e sobrio soprattutto per la donna. Nei fatti però le cose erano diverse, come abbiamo visto, soprattutto per le classi più povere, spesso sfruttate sessualmente proprio dalle classi più agiate da cui in un modo o nell’ altro dovevano dipendere. (Migliaia erano per esempio i figli nati illegittimi da rapporti intrattenuti tra padroni e servitù).

Jane Austen
Jane_Austen

Sulla carta la famiglia borghese o aristocratica nell’epoca vittoriana diventò un esempio di massima rispettabilità: prole numerosa, marito-padre autoritario, moglie-madre angelo del focolare, calma, fragile, remissiva e innocente. ( nei romanzi di Jane Austen , come in Orgoglio e pregiudizio, 1813 e in Emma, 1816 si può scorgere questa visione della famiglia con un accento particolare alla figura femminile).

Due mondi diversi tra loro, spesso opposti pur nelle frequenti intrusioni, apparivano anche agli occhi degli osservatori di media intelligenza.
La situazione era quella perchè quello era il mondo e l’ epoca in cui si viveva.

Non si conosceva altro di meglio e solo il peggio precedente poteva far risaltare eccessi di perbenismo oltre a reali tentativi di cambiare il mondo da parte di elementi particolarmente illuminati grazie ai quali l’ era vittoriana viene ancora ricordata come uno dei periodo più floridi della storia Inglese. E in effetti lo fu per pochi ma non per tutti.
Punti di vista differenti per diversi attori della storia di quel periodo ( Ricordiamo che sempre in questo periodo nasceva il romanzo storico con l’ Ivanohe ( 1820) di Walter Scott che tendeva a ricostruire il passato in maniera ideale e quasi fantastico, probabilmente in contrapposizione alla realtà di quel periodo, materia di altri grandi romanzieri dell’ epoca)

Nel 1848 fu emanato il Public Health Act che istituì la Sanità pubblica; nel 1870 venne resa obbligatoria l’ istruzione elementare ( Elementary Education act)

L’ Impero britannico era in grande espansione e l’ Inghilterra grazie alla supremazia assoluta sui mari, governava mezzo mondo.
In questi anni alla carica di I ministro si erano alternate due figure in particolare: Disdraeli e Gladstone.
Doveva per questo far fronte anche a diverse guerre: ricordiamo tra le altre la Guerra di Crimea contro la Russia ( 1854-1856), la seconda Guerra dell’ Oppio contro la Cina ( 1857-1858) e la ribellione Indiana nel 1858. ( magari racconteremo in sede apposita i conflitti che videro protagonisti in negativo i militari inglesi, a cui tra l’ altro si deve l”invenzione” dei campi di concentramento).

Continua l’ espansione Inglese in Africa, con la guerra contro gli Zulù, la guerra anglo Boera e l’ occupazione dell’ Egitto nel 1882 e quella del Sudan nel 1896.
Quindi è vero la constatazione che L’ Inghilterra visse forse il periodo di pace più lungo della storia inglese, ma questo solo geograficamente parlando.

L’ isola rimase in effetti esente da guerre sul territorio. Diverso è se si considera l’ emanazione imperiale: per mantenere un impero di così vasta portata e le mire comunque sempre espansionistiche, fuori dai confini nazionali, indubbiamente come abbiamo visto tante furono le guerre che l’ Inghilterra dovette combattere, per difendersi ma anche per conquistare nuovi territori.

L’ Inghilterra Vittoriana, nonostante qualche ombra ( non sarebbe potuto essere altrimenti in quegli anni) riuscì a caratterizzare praticamente un secolo. L’ ascesa al trono della Regina Vittoria, nel 1837 segnò la fine del XVIII secolo, così come la sua morte, nel 1901 apriva il sipario sul nostro tempo..
L’ epoca Vittoriana deve quindi essere vista nella sua ampiezza: ricopriva tutta una storia fatta di avvenimenti politici importanti, guerre, conquiste ma anche progressi nel mondo dell’ arte, della scienza, degli studi, della vita di tutti in giorni. Significava uno stile di vita che spesso ma non sempre coincideva con l’ immagine anche privata della Regina Vittoria.

Specchio della società come sempre era anche il teatro che continuava a rappresentare opere dei grandi “classici” elisabettiani, come Shakespeare e Marlow, ma anche le opere contemporanee George Bernard Shaw e di Oscar Wilde

La Regina Vittoria

La Regina Vittoria
La Regina Vittoria

Alexandrina Vittoria nasce a Londra il 24 maggio 1819, fu regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda e Imperatrice d’India fino alla sua morte.
Era considerata un esempio di enorme onestà, di moralità, di patriottismo e di dedizione incondizionata alla famiglia ( ebbe 9 figli e 37 nipoti)
La regina Vittoria fu anche il simbolo della solidità di tutto l’impero britannico.

Sale al trono nel 1837, nel 1840 sposa un suo cugino il principe tedesco Alberto di Sassonia Coburgo Gotha.
A differenza di tante altre regine, Vittoria sposò suo marito per amore e questa devozione e passione durò per tutti i 17 anni di matrimonio.

Rispetto all’immagine puritana che viene associata alla regina Vittoria, essa con suo marito fu un’amante travolgente e molto fantasiosa. Questo viene confermato dai diari che scriveva la regina sui suoi incontri sessuali con il marito, diari che conservò fino alla sua morte.

Quando nel 1861 Alberto morì la regina Vittoria ne fu devastata; da quel momento per oltre 40 anni indosserà solo vestiti vedovili e abbandonerà anche la vita pubblica e mondana, appoggiandosi ad una posizione di rigore morale e puritanesimo. ( voci non del tutto confermate attribuiscono almeno una importante relazione dopo la morte del marito)

Questo influenzerà tutta l’Inghilterra nella vita sociale, nell’abbigliamento e nell’etichetta nella moda in genere.
Negli ultimi 20 anni Vittoria fu una Regina amata, esempio di amor patrio, onestà, moralità e dedizione alla famiglia. L’ Impero si identificava nella Regina e nella la sua tenacia.

La regina Vittoria muore il 22 gennaio 1901, i funerali furono svolti il 2 febbraio e venne sepolta al Mausoleo Frogmore vicino al suo amato marito.

Il successore al trono fu il suo primogenito, il principe di Galles che salì al trono con il nome di re Edoardo VII.
Con la morte della regina Vittoria si conclude la dinastia degli Hannover.

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